Infinito – I

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Sovente gli uomini si domandano, perplessi, se mai qualcosa esista oltre la coscienza. Certo nella loro comprensione il concetto di coscienza è limitato, perché ammette il solo mondo visibile. La conoscenza resta vincolata e ristretta se non si estendono i confini del visibile. Ma guardiamo oltre le frontiere della coscienza e del sapere umani; cerchiamo un granello di comprensione cosmica. Com’è bello il grande orizzonte! Com’è potente il pensiero che si affonda nello Spazio! Quali nuove vie si aprono, per la comunione con l’Infinito! Cercate questi tesori: sono la garanzia del vostro progresso. A che serve una conoscenza che mena a cancelli chiusi, con l’insegna: “Altro non si sa”? Un sapere così costretto è una tomba. Scandagliamo dunque l’Infinito! La limitazione della coscienza è la morte dello spirito.
Non i costumi dei popoli sono da studiare, ma la sostanza della loro coscienza. Quando avranno imparato a percepire la corrente dell’Infinito, gli uomini, anziché pregare, comanderanno agli elementi. Invece di starsene contenti di un Dio che lavora per loro, con le loro proprie fatiche e con l’energia psichica aiuteranno sé stessi.
Perché sono soliti rivolgersi alle potenze cosmiche nei momenti di disperazione? Perché solo allora sono attratti dall’Infinito? Perché solo allora riconoscono le forze che chiamano sovrannaturali? Consiglio di pronunciare il Nome della Madre del Mondo non come simbolo, ma come sorgente di potere. Consiglio di invocare la Fonte dell’Infinito non come simbolo, ma come espressione di Eternità, come perpetua Generatrice di bellezza e Creatrice del firmamento.

( v. 9 )


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